Circolari e avvisi
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2° INCONTRO
“PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE A SOSTEGNO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI SUL TEMA DEGLI ATTI INTIMIDATORI”
14 MARZO 2023
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FORMAZIONE DEI LAVORATORI ADDETTI SERVIZIO ANTINCENDIO
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FORMAZIONE DEI LAVORATORI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
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Per approfondimenti:
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MODELLI VINCENTI DI BUSINESS E SVILUPPO SOSTENIBILE IN AGRICOLTURA
SE NE PARLERÀ OGGI CON OSVALDO DE FALCO, AL PCTO DI ROSSANO PURPUREA E DEL POLO LICEALE DI ROSSANO
Si svolgerà oggi pomeriggio il secondo delle CONVERSAZIONI PER PROGETTARE del PCTO FUTURE BEARERS organizzato dall’Associazione ROSSANO PURPUREA per il POLO LICEALE DI ROSSANO.
L’incontro di oggi è incentrato sui modelli vincenti di business e di sviluppo sostenibile; tema attuale e interessantissimo, su cui i 54 studenti del progetto avranno la possibilità di confrontarsi con OSVALDO DE FALCO, fondatore e CEO di Biorfarm, la prima azienda agricola digitale in Europa.
Sono più di 60 le aziende agricole biologiche affiliate con Biorfarm in Italia e oltre 33.000 gli utenti privati che hanno già aderito all’iniziativa della società.
Il social-marketplace offre la possibilità, a persone e aziende, di adottare o regalare alberi da frutta, olivi, vigne e alveari, seguirne online la coltivazione naturale e ricevere a domicilio i prodotti biologici freschi, direttamente dai campi alla tavola.
La Biorfarm, fondata nel 2015 da Osvaldo De Falco e Giuseppe Cannavale, è stata selezionata da Google come ambassador per la digitalizzazione delle PMI.
“Quello che abbiamo ideato è uno strumento che crea un legame diretto tra chi produce il cibo in modo sostenibile e chi lo consuma, l’agricoltore e il consumatore, per offrire prodotti bio di altissima qualità associati ad una esperienza unica, sostenendo al contempo la coltivazione sostenibile delle nostre campagne ed evitandone l’abbandono. Con il crowdfunding vogliamo ampliare la nostra community agricola digitale, offrire a tutti la possibilità di condividere i nostri valori e coinvolgere sempre più aziende partner”. Così presenta il progetto Osvaldo De Falco, ideatore di Biorfarm.
Come sempre, secondo il format vincente di Rossano Purpurea, saranno i ragazzi a condurre l’intero incontro, sia introducendo loro il tema della giornata, presentando l’ospite, ponendo domande per un sondaggio preventivo sulla questione da dibattere, su cui poi iniziare il dibattito, che si conclude con una nuvola di parole, che raccoglie le impressioni, suggestioni, termini chiave che conservano e rappresentano, anche graficamente, il pensiero comune raggiunto.
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CIRCOLARE N. 93-2023
INCONTRO SUL TEMA “Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio”
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8 marzo
Letizia De Martino, Graziana Calcagno, Maria Gabriella Luccioli, Emilia Capelli, Raffaella d’Antonio, Giulia De Marco, Anny Izzo e Ada Lepore. Chi sono? Sono le prime otto magistrate italiane che, grazie alla Legge n. 66 del 9 febbraio 1963 (giusto 60 anni fa) hanno potuto finalmente partecipare ai concorsi per diventare magistrate. Il titolo della legge era: “Ammissione della donna ai pubblici uffici ed alle professioni”. L’art. 1 recita: “La donna può accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge.
L’arruolamento della donna nelle forze armate e nei corpi speciali è regolato da leggi particolari”.
Nella giornata dedicata alla Festa della Donna è bello ricordare i nomi di queste pioniere e sottolineare un dato al quale molto spesso non si dà il necessario rilievo: ciò che oggi sembra ovvio e scontato in realtà è frutto di battaglie per il riconoscimento dei propri diritti e per l’affermazione della propria dignità. La storia di queste prime otto magistrate italiane sia da esempio per le ragazze di oggi, per tutte coloro che hanno un sogno da realizzare volando oltre i pregiudizi e le discriminazioni ancora oggi presenti.
E la nomina di Margherita Cassano a primo presidente della Corte di Cassazione avvenuta lo scorso 1 marzo (a 60 anni dalla legge che ha aperto le porte della Magistratura alle donne) rappresenta un ulteriore importante traguardo nel lungo e travagliato cammino verso la parità.
Ma questo 8 marzo è dedicato anche a tutte le donne che non ce l’hanno fatta. Perché uccise, schiavizzate, mortificate irrimediabilmente nell’anima e nel corpo, derubate di tutto. Alle donne, alle ragazze e alle bambine che sono fuggite dalle guerre e dalle violenze, sperando di approdare verso terre pacifiche e ospitali, ma che non sono mai arrivate vive a destinazione.
Per tutte le donne che non ce l’hanno fatta l’impegno deve essere quello di continuare a lottare per costruire quel mondo di pace, di libertà e di giustizia che loro non potranno mai vedere ma che deve continuare a essere il nostro orizzonte.
8 marzo 2023: per le donne che ce l’hanno fatta e per le donne che non lo potranno mai festeggiare.
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Tre lavori del Polo Liceale di Rossano sono stati selezionati per partecipare alla finale
“LA CREATIVITÀ NELL’ISTRUZIONE ARTISTICA ITALIANA”
per la partecipazione all'evento/mostra/convegno finale di Venezia che si terrà dal 14 al 17 Novembre 2023
Anche quest’anno il Liceo Artistico di Corigliano-Rossano ha raggiunto questo importante traguardo di essere selezionato con tre lavori alla tredicesima edizione del concorso “New design”, rivolto agli studenti del III-IV-V anno di tutti gli indirizzi dei Licei Artistici statali e paritari al fine di promuoverne, incoraggiarne e sostenerne le potenzialità progettuali, organizzata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2022/2023 –
La sezione “New design 2023” ha come tema specifico:
RI-CONFIGURARE LO SPAZIO DOMESTICO PER IL VIVERE CONTEMPORANEO
ovvero studiare progetti per le attività essenziali quali dormire, mangiare, lavorare, prendersi cura di sé.
“La pandemia da Covid-19, con il conseguente lockdown, ha fatto riscoprire l’importanza della casa. Il digitale è prepotentemente entrato nelle nostre case sconvolgendo la quotidianità; questo ha determinato l’esigenza di avere spazi attrezzati per svolgere più funzioni attraverso l’uso di arredi e oggetti mutanti e flessibili.
Il tema è quello della progettazione di oggetti/arredi/ambienti che cambiano natura permettendo un uso che varia nell’arco della giornata: dal riposo all’alimentazione, dal lavoro e al tempo libero. La ridotta mobilità ha richiesto anche di introdurre all’interno dello spazio domestico l’ambiente naturale, progettando complementi di arredo che permettano di vivere il verde nei piccoli spazi della casa. L’esigenza di relazionarsi con l’esterno, nel momento in cui la casa diviene luogo di lavoro e di studio, comporta il ripensare anche all’abbigliamento nelle forme e nei materiali.
Il “prendersi cura di…” riguarda non solo chi è portatore di un handicap, ma più in generale tutte le età e le situazioni della vita umana, quindi l'infanzia, l'adolescenza, la senilità, la socializzazione, le varie situazioni di mobilità che richiedono risposte particolari nell'articolazione degli spazi, negli arredi, nelle strutture urbane e sociali, nei giochi, nella creazione di ausili alla persona e alla famiglia. Oltre ad affrontare ed eliminare le barriere architettoniche si dovrebbe puntare ad abbattere le barriere umane e sociali.
I mezzi espressivi e la tecnica esecutiva della progettazione sono lasciati alla libera scelta dei diversi indirizzi”.